giovedì 30 aprile 2009

Aggressione alla sezione di Forza Nuova Racale

La notte tra mercoledì 29 e giovedì 30 aprile, i soliti ignoti hanno tentato, nuovamente, di forzare la porta d'ingresso della sezione di Forza Nuova a Racale.Non riuscendoci, hanno rubato la bandiera del Movimento esposta fuori.
Alessio de Vitis,segretario cittadino di Racale, ha commentato l'accaduto affermando:"E' un atto grave e siamo per l'ennesima volta di fronte alla violenza "comunista".Ritengo che se si è trattato di un tentativo di intimidazione,voglio chiarire con fermezza agli autori,che esso non sortirà su di noi alcun effetto.Continueremo giorno dopo giorno ad affermare le nostre idee e i nostri valori tutelando la famiglia dall'immigrazione clandestina e difendendo i giovani".



Ufficio Stampa
Forza Nuova Lecce

Europee: Fiore capolista, candidato magistrato anti BR

Candidature di ampio respiro, quelle messe in campo da Forza Nuova per le elezioni europee del 6-7 giugno.Roberto Fiore, Segretario del movimento, sarà capolista in tutte le circoscrizioni. E, nel collegio nord ovest, il nome di Fiore è seguito da quello di Mario Sossi, l'ex pm che fu rapito a Genova dalle Brigate Rosse nel 1973 e poi liberato l'anno successivo.
"Un uomo che si è sempre battuto contro la deriva violenta dell'estrema sinistra e contro il liberismo sfrenato, e che per questo è il perfetta sintonia con il nostro partito." commenta Fiore, che prosegue, "proponiamo agli italiani una serie di uomini e donne realmente rappresentativi del tessuto sociale che centro destra e centro sinistra stanno sgretolando. Le nostre sono candidature che arrivano dal popolo e vanno verso il popolo. Abbiamo -aggiunge- prediletto i giovani e le donne, ovvero coloro che maggiormente soffrono la mancanza di innovazione politica e la crisi economica e sociale della nostra nazione.Forza Nuova è pronta a sfidare gli assiomi del potere, per portare in Europa la voce di un popolo tuttora inascoltato e che, tra gli altri, maggiormente paga le decisioni di una Ue oligarchica e distante."

Segreteria Nazionale

mercoledì 29 aprile 2009

Corteo in ricordo di Sergio Ramelli,Carlo Borsani ed Enrico Pedenovi

Onore ai camerati Carlo, Sergio, ed Enrico!

Carlo Borsani è stato un militare italiano che aveva aderito al fascismo, decorato con la medaglia d'oro al valor militare. Seppure grande invalido, venne ucciso il 29 Aprile 1945 dai partigiani al termine della Seconda Guerra Mondiale. Dopo l’8 Settembre, Carlo Borsani si schierò con la Repubbluica Sociale Italiana, divenne presidente dell’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra e direttore di un nuovo quotidiano, La Repubblica Fascista, una direzione affidatagli direttamente da Mussolini. Il suo ultimo editoriale aveva come titolo «Per incontrarci» ed era rivolto agli antifascisti. Cionostante al termine della Seconda Guerra Mondiale si rifugiò a Milano ma venne barbaramente assassinato a Piazzale Susa da un gruppo partigiano comunista con un colpo alla nuca. Il suo cadavere gettato su un carretto della spazzatura, dopo aver girato le strade della città, giunse all'Obitorio.
Il 13 Marzo 1975 un ragazzo milanese di appena 18 anni viene barbaramente aggredito da esponenti di estrema sinistra dell' "Avanguardia Operaia" armati di chiavi inglesi, mentre è di ritorno alla sua abitazione. Sergio Ramelli, questo il nome del ragazzo, viene portato in ospedale con un' ambulanza e sottoposto ad operazione chirurgica dalla durata di 5 ore. Il decorso post-operatorio di Sergio Ramelli fu caratterizzato da periodi di coma alternati ad altri di lucidità e aggravato da una sopraggiunta broncopolmonite; le complicazioni cerebrali comunque indotte dall’aggressione lasciarono i sanitari dubbiosi sul recupero delle piene funzionalità fisiche di Ramelli, segnatamente l’uso della parola. Tuttavia, la morte sopraggiunse 48 giorni dopo l’aggressione, il 29 Aprile 1975.
Enrico Pedenovi era un consigliere della Provincia di Milano del MSI. Il 29 Aprile 1976 si sarebbe dovuto recare alla commemorazione, prevista nel pomeriggio, di Sergio Ramelli. Alle 7.45 di mattina venne assalito in Viale Lombardia, dove abitava, da un gruppo di uomini armati. A bordo della propria automobile aveva percorso un centinaio di metri verso Piazza Durante, fermandosi ad un distributore di carburante. Un commando di tre uomini, a bordo di una Simca,poi risultata rubata, avevano atteso l'avvocato presso il distributore. Mentre l'uomo era a bordo dell'auto, il commando si avvicinò e aprì il fuoco contro la vettura, uccidendo Pedenovi, per poi fuggire a bordo dell'auto rubata. L'omicidio venne rivendicato dai Comitati Comunisti Rivoluzionari, un'organizzazione paramilitare riconducibile a Prima Linea.



Carlo Borsani Presente!


Sergio Ramelli Presente!


Enrico Pedenovi Presente!

martedì 28 aprile 2009

Paolo Caratossidis:"In politica non ci si improvvisa!"

Paolo Caratossidis, coordinatore nazionale di Forza Nuova, commenta in una nota le polemiche in corso sulle candidature femminili nel Pdl. "Le candidate attricette, veline, troniste e via dicendo - dichiara - sono un vero e proprio insulto alle italiane ed a tutte le donne in politica di qualsiasi schieramento. Personalmente non ho nulla contro quelle ragazze, ma non ci si improvvisa politici". "E' scandaloso - osserva - che posti rappresentativi dell'Italia in Europa vengano attribuiti a persone che di politica capiscono ben poco e che come unica dote nota hanno una buona presenza o la fedeltà alle reti Mediaset. Se queste sono le "quote rosa", gli italiani ne facevano a meno volentieri".

lunedì 27 aprile 2009

Per la seconda volta in aiuto dell'Abruzzo

Stanchi, ma felici, queste le parole dei militanti di Forza Nuova Cerveteri di ritorno dall’Abruzzo con 600 km percorsi in 18 ore.Il 25 aprile, per la seconda volta, la sede locale di FN, è partita per le zone terremotate, portando aiuti alla popolazione abruzzese. Con un furgone e due macchine, sono stati portati aiuti a più di 10 tendopoli, da Bominaco, a S. Demetrio, da Scoppito a Coppito, da Onna a Poggio Picenze, da Paganica a Campotosto, distribuendo tutti beni raccolti e donati dai cittadini di Cerveteri.Oltre a portare beni alimentari, afferma Giuseppe Onorato, abbiamo portato anche 50kg di pane fresco, visto che vari responsabili di tendopoli, ce lo hanno richiesto, informandoci che molte persone sono settimane che mangiano pane in cassetta.Ormai la fase emergenziale è finita, ma gli aiuti non si devono fermare, continua Onorato, abbiamo dei contatti diretti con i responsabili dei campi che nelle prossime settimane ci chiederanno, nel dettaglio, andando sullo specifico, cosa serve ai cittadini che vivono nelle tendopoli; FN nei prossimi giorni organizzerà una nuova raccolta dettagliata di beni e anche di fondi per comperare il necessario che servi nelle tendopoli, su indicazione dei responsabili, per questo, sin da ora, lancio un appello a tutti i cittadini, chiedendo di partecipare numerosi.La situazione in Abruzzo, vedendo dal vivo la devastazione, ti fa crescere un nodo in gola, ma dall’altra parte abbiamo incontrato un popolo, quello abruzzese, forte e determinato a rialzarsi in piedi e ricominciare a vivere, una popolazione ferita, ma veramente determinata a combattere, naturalmente noi abbiamo già detto loro che non verranno abbandonati o lasciati soli, ma saremo al loro fianco nella ricostruzione.

Alcune foto:http://www.forzanuovapalermo.org/abruzzo/index.html

domenica 26 aprile 2009

Strage di Bologna: "La strage non fu fascista"

PARIGI — Carlos lo sciacallo, per la prima volta davanti a un magistrato italiano, detta la risposta in lingua francese: «La strage del 2 agosto, a Bologna, non è opera dei fascisti». Francesca Mambro e Valerio Fioravanti, così come Luigi Ciavardini, i neofascisti condannati per la bomba alla stazione coi suoi 85 morti e i duecento feriti, non avrebbero nulla a che fare con la terribile esplosione al tritolo che nell'estate del 1980 sbriciolò la sala d'aspetto di seconda classe e investì il treno Ancona-Chiasso in sosta sul primo binario. Ascoltato per rogatoria dal pubblico ministero bolognese Enrico Cieri, entrato alle nove di venerdì col funzionario della Digos Marotta nell'austero Palazzo di Giustizia parigino che guarda in faccia le punte della cattedrale di Notre Dame e taglia in due la Senna, il terrorista internazionale di origini venezuelane non batte ciglio e ripete: «A mettere la bomba a Bologna non sono stati né i rivoluzionari né i fascisti...».
Allora chi è stato, insiste il magistrato aggiustandosi gli occhiali sul naso. Ma Carlos, in camicia rossa, ben sistemato nei suoi sessant'anni in arrivo il prossimo 12 ottobre, va per i fatti suoi: «Io voglio parlare davanti a una commissione ministeriale, non a un magistrato... comunque quella è roba della Cia, i servizi segreti italiani e tedeschi lo sanno bene. Il guaio è che l'Italia è una semicolonia degli Stati Uniti, ragion per cui nel vostro Paese non si possono risolvere i tanti misteri... L'Italia dal 1943 è metà pizzeria e metà bordello degli americani, per questo non si risolve nulla... e lo stesso vale per la Germania, semicolonia americana dal 1945».
Carlos, il cui vero nome è Ilich Ramirez Sanchez, detenuto nel carcere francese di Poissy e famoso per l'assalto al quartier generale dell'Opec nel 1975, spiega anche perché «non possono essere stati i neofascisti» a mettere la bomba alla stazione di Bologna. «In quegli anni — detta — il traffico di armi ed esplosivi attraverso l'Italia era cosa soltanto nostra. Col beneplacito dei servizi italiani, coi quali noi rivoluzionari trattavamo personalmente, i compagni potevano attraversare l'Italia, così come la Grecia, con tutte le armi in arrivo da Saddam Hussein. Per questo posso certamente dire che in quei giorni mai ci sarebbe potuto sfuggire un carico di T4 grande come quello fatto esplodere a Bologna. Non sarebbe sfuggito a noi e di certo non lo potevano avere in mano i neofascisti italiani. Quel tritolo viene dai militari... Tra i rivoluzionari palestinesi e l'Ori (l'Organizzazione dei rivoluzionari internazionali, quella di Carlos, ndr) — puntualizza il terrorista — i patti con i servizi segreti italiani erano chiari: in Italia traffico di armi sì, attentati no... E noi abbiamo mantenuto la parola». Quindi Carlos demolisce anche la tesi di Cossiga, quella dello scoppio accidentale dell'esplosivo in transito: «Conosco bene quel tritolo, non suda, non si muove... per farlo saltare serve per forza l'innesco».
A fianco di Carlos, portato in tutta sicurezza al primo piano del tribunale circondato dalla Gendarmeria, ci sono gli avvocati Sandro Clementi e Isabelle Coutant. Con loro l'interprete Sophie Blanco. Davanti al terrorista, a far domande, stanno seduti il giudice istruttore Yves Jannier (che ha sostituito Brughier) e il pm Cieri, l'ufficiale di collegamento italiano in Francia, Forcella, e il magistrato italiano di collegamento a Parigi, Camelieri. Prima di iniziare «lo sciacallo» li fissa negli occhi uno per uno, prende carta e penna e chiede a ognuno di loro nome e cognome. Non tutti rispondono. A un tratto il magistrato bolognese tira fuori un album fotografico e chiede a Carlos se conosce Abu Saleh Anzeh, rappresentante in Italia del Fronte popolare per la liberazione della palestina (Fplp). Sorride, «lo sciacallo».
Prima di diventare segretario a Damasco di George Abbash, Anzeh era il suo uomo delegato ai rapporti con i servizi segreti militari. «Del resto noi eravamo organizzati militarmente — spiega Carlos — per questo subito dopo lo scoppio a Bologna ho ricevuto un rapporto scritto. Noi, prima di tutti, volevamo capire cosa fosse accaduto». A inviarlo, dice ancora, è stata Magdalena Cecilia Kop, nel 1980 una semplice militante poi diventata sua moglie, oggi ripudiata perché starebbe collaborando con il Bka, la polizia politica tedesca. «Andate a chiederlo a lei cosa c'era scritto... I servizi sapevano bene che a Bologna quel giorno c'era Thomas Kram e farlo saltare in aria con la stazione sarebbe stato come mettere la firma dei palestinesi sull'eccidio... Così l'Italia si sarebbe staccata dai palestinesi e avvicinata agli israeliani. Ma Kram (già interrogato dal pm Cieri, ndr) si è salvato e l'operazione è fallita. Thomas era braccato passo passo dagli 007... In realtà era diretto a Perugia. Perché non tutti lo sanno, ma il '68 non è nato a Parigi, è nato a Perugia nel 1967».
Biagio Marsiglia

sabato 25 aprile 2009

Loro combatterono davvero

Sul significato del 25 Aprile ho già espresso, in altre occasioni, il pensiero dei Combattenti superstiti della RSI. Con l'avvicinarsi dell'infausta data, non posso che ribadire, con forza ancora maggiore, il nostro assoluto rifiuto nel considerarla «festa di tutti gli italiani», come l'attuale regime intende imporre alla comunità nazionale. Per noi, e molti altri come noi, il 25 Aprile era e rimane data di dolore e di lutto, emblematica di massacri collettivi e a carattere individuale perpetrati a guerra finita contro civili - uomini e donne - e soldati senza più armi, in un delirio di sopraffazione e vendetta che non ha uguali in tutto il corso della nostra storia unitaria. Decine di migliaia di vittime lo testimoniano, senza facoltà di appello. Un delirio - storicamente accertato - che i promotori di una fantomatica "festa" si ostinano pervicacemente ad ignorare, sia a livello partitico che istituzionale. come se tutto quell'orrore non fosse mai esistito, esclusivo colpevole un destino cinico e baro. Il Presidente della Camera, terza carica dello Stato, in una delle sue ultime quotidiane esternazioni, ha dichiararto che il 25 Aprile «non è una ricorrenza che divide gli italiani». Certamente non per lui, considerata la sua migrazione nella «famiglia» antifascista, sicuramente più consona per una rapida carriera istituzionale. E certamente potrà anche non dividere comunisti da democristiani, socialisti da liberali (come auspicato dal Presidente della Repubblica) anch'essi soggetti di ciellenistica tradizione ed elementi integranti di una smemoratezza storica che rappresenta una componente - non irrilevante - della comune piattaforma di potere. In realtà, un assordante silenzio collettivo che ricopre a guisa di opportunisti co sudario ciò che accadde nella "Primavera di sangue". Tutti insieme, appassionatamente. All'opposto, orgogliosi della nostra diversità antropologica oltre che ideologica, intendiamo continuare ad opporci ad ogni omissione e manipolazione di parte, per il ripristino di quella Verità che appartiene alla Storia e soltanto ad essa. La cosiddetta "Festa del 25 Aprile" la lasciamo volentieri agli altri, a tutti gli altri; il nostro ricordo e il nostro dolore, la nostra stessa sconfitta di 64 anni fa rappresentano per noi l'ideale Sacrario cui attingere forza e sostegno per un futuro che vogliamo più degno di essere vissuto. Con Ezra Pound, poeta di resurrezione, possiamo aggiungere: «Credo nell'Italia e nella sua impossibile rinascita». Credo quia absurdum.


Gianni Rebaudengo
Presidente Nazionale RNCR-RSI

Che sfilino le Brigate Rosse

Credo che l'Italia sia l'unica nazione al mondo che festeggia l'invasione del suo territorio: non era mai venuto in mente a nessuno. Certo una parte di italiani, invero assai sparuta, passò dalla parte del nemico nel settembre del 1943 quando il re coniglio e il primo ministro vigliacco scapparono a gambe levate nelle braccia del nemico e si affrettarono a chiamarlo amico. Quella piccolissima porzione d'italiani, alcuni per fede, altri per tornaconto, altri ancora per obbedienza, si misero a fiancheggiare l'avanzata del nemico, incuranti che questa fosse contrassegnata da bombardamenti di città, stupri e stermini di donne, violenze sui civili e persino eccidi ingiustificati. In poco meno di due anni la lunga marcia del nemico si concluse con la sua vittoria nella guerra. Ne derivarono eccidi, lo scempio vergognoso di Piazzale Loreto, epurazioni selvagge contrassegnate da regolamenti di conti per rivalità personali. Ne nacque la Repubblica fondata sull'accordo tra poteri affaristici, in particolare quelli mafiosi che avevano organizzato gli sbarchi americani in Sicilia e a Salerno e ottenuto in cambio la mano libera per i traffici sul versante tirrenico fino a Marsiglia. Ne seguì un periodo di lunga e vergognosa sottomissione internazionale accompagnata da un disprezzo nei nostri confronti, ancora oggi non del tutto sopito, dovuto appunto alle nostre capriole sfrontate. Al di là dei sentimenti non si capisce proprio cosa ci fosse da festeggiare, né tanto meno cosa ci sia da celebrare oggi.
Allora una ragione per mitizzare quel 25 aprile c'era; ce l'aveva un'intera classe politica sconfitta dalla storia e dal fascismo, emarginata dalla nazione, che per venti anni era passata a vita privata (ma sempre assistita dal buon Benito) o all'esilio parigino con tanto di stipendio mensile (mai accaduto in nessun altro contesto o in nessun'epoca). Uno stipendio mensile che cresceva con l'aumento della vita perché bastò che una figlia di Saragat andasse dal Duce (che riceveva...) per lamentarsi del caro-vita perché il buon Benito allargasse i cordoni della borsa. Ora quella classe politica di falliti cercava un posto al sole e lo reclamava dal nemico vittorioso al quale si era offerta ossequiosa e incurante della sorte dei suoi compatrioti. Bisognava mitizzarlo quel 25 aprile perché si doveva creare un'aura di epos e di gloria che desse autorevolezza ai falliti di ritorno. Così intervenne la retorica intrisa di ogni menzogna. Al punto di capovolgere la realtà oggettiva delle cose. “L'invasore” non fu più chi ci bombardava dal mare, chi sbarcava sulle nostre coste, violentava le nostre donne, occupava le nostre città, ovvero il nemico di guerra, anglo/franco/americano, bensì il tedesco che pure non solo era nostro alleato ma si trovava in Italia a difendere la nostra terra chiamatovi addirittura dal re coniglio in persona poche settimane prima della sua ignobile fuga. E allora, sulla falsa riga di questa mistificazione chi si era battuto contro “l'invasore”, per un sogno di libertà, in nome del tirannicidio, era nobile e da mitizzare. La sconfitta italiana - ma la sua vittoria – diventava così festa nazionale. E il “mito” partigiano s'impadronì della cultura politica, letteraria e poi televisiva delal penisola affranta.
Ora quella classe dirigente è sparita, morta di vecchiaia, dopo aver spolpato ogni bene dell'Italia e averla trascinata nella bancarotta. Che senso ha dunque continuare a celebrare il triste rito della contraffazione e il gusto dell'odio? Immagino che alcuni nostalgici delle rivoluzioni mancate, alcuni orfani degli arcobaleni e maniaci della legge di Lynch non possano fare altrimenti, ma il resto? Non si può superare questa stucchevole retorica resistenzialista, così come in molti iniziano a chiedere? Perché delle due l'una: o si supera quest'impasse o la si celebra fino in fondo. In tal caso si accetti e si esalti la cultura partigiana, quella dell'omicidio a freddo, del mordi e fuggi in nome di un sol dell'avvenire e di un qualsiasi tirannicidio. Si riprenda quella cultura che avvelenò gli animi negli anni Sessanta e Settanta da tutte le cattedre, da tutti gli schermi e che fece presa su migliaia di giovani che finirono per imitarli, e si facciano allora sfilare i Brigatisti Rossi che hanno di certo molti più numeri dell'Anpi.Essi, infatti, hanno creduto alla retorica resistenzialista, ne hanno messo in atto il modello, sono insorti, hanno cecchinato, hanno ucciso. Ma, a differenza dei loro patrigni, non avevano alcun carro armato nemico da seguire e hanno quindi perso. E hanno pagato sulla loro pelle (e ovviamente su quella di molte loro vittime) la cultura del 25 aprile. Hanno trascorso dietro le sbarre periodi più lunghi del Ventennio mussoliniano e hanno, di certo, più titoli dei partigiani per camminare a fronte alta. Se la fronte può andare alta in marce fondate sull'odio e il rancore.
Gabriele Adinolfi

Oggi, Lutto Nazionale!



Forza Nuova Parabita
Cuib - "Carlo Falvella"

venerdì 24 aprile 2009

Rignano: Palimisani passa a Forza Nuova, "PDL Addio"

Svolta storica nel Valdarno che vede il primo rappresentante di Forza Nuova presentarsi alle amministrative. Accade a Rignano dove Ilario Palmisani, già capogruppo di An, ha deciso di cambiare rotta non aderendo al Popolo delle Libertà.-Perchè questa scelta?"Perchè non mi identifico nel contenitore elettorale dove la vera identità di partito e i valori che comunemente prima erano identificabili ora vengono meno"-Una posizione che piega a "destra"."Proprio così. Dalle posizioni di Forza Nuova continuerò le mie battaglie fra i banchi del consiglio comunale con la stessa passione"-Quali le priorità?"Partirò dagli ultimi,dalle persone maggiormente bisognose ed in difficoltà. Ultimi che spesso vengono dimenticati dall'attuale maggioranza cittadina"-Come muoverà i primi passi?"Mi impegnerò da subito in una campagna di ascolto attraverso vari mezzi. Uno di questi sarà proprio una linea telefonica diretta. Con i nuovi amici di Forza Nuova scenderò in piazza, dove ci sarà bisogno, per difendere le nostre tradizioni italiane e la gestione trasparente della cosa pubblica"-E il suo vecchio partito,oggi Pdl?"Ringrazio comunque chi mi ha sostenuto in An, specialmente nel 2007 quando ero candidato sindaco per il centrodestra a Rignano. Voglio ringraziare anche gli elettori"
Fonti: La Nazione, 24 Aprile 2009

25 Aprile Lutto Nazionale

Una provocazione di Lotta Studentesca per una maggiore obiettività dei testi scolastici, su un tema fondamentale come la guerra civile 1943 - 1945 che vide contrapposti italiani che in buona fede combatterono altri italiani.

“Non si tratta di un’azione nostalgico-reducistica, bensì di una provocazione intellettuale per chiedere maggior equità e approfondimento obiettivo su un periodo che ha segnato in maniera indelebile la storia del nostro paese. Da anni ormai gli storici hanno dimostrato come gli eventi susseguitisi dall’8 settembre ’43 al 25 aprile ’45 ed anche oltre, hanno i connotati di una guerra civile che, come tale, non può essere etichettata in maniera manichea, buoni da una sola parte, cattivi dall’altra.” Spiega cosi Pierpaolo Giuri, responsabile regionale di LS, l’iniziativa dell’organizzazione studentesca vicina a Forza Nuova.E prosegue: “La nostra proposta di un minuto di silenzio il 24 aprile in ricordo delle migliaia di italiani morti per mano italiana e non, vuole essere un modo, ce ne saranno sicuramente altri, per rendere giustizia a quei «caduti di serie B» che la storiografia ufficiale ha volutamente cancellato con una damnatio memoriae, come non ce ne sono mai state prima.De Felice, prima di tutti, e poi altri, fino al successo recente di Pansa, hanno portato testimonianze, fatti, ragioni che non possono più essere ignorati, per questo oggi lanciamo questa provocazione, che ci auguriamo trovi riscontro nell’onestà intellettuale di molti storici italiani e magari negli editori dei nostri libri di scuola.”

mercoledì 22 aprile 2009

Fiore vota contro l'immunità a Di Pietro

La plenaria del Parlamento europeo, riunita a Strasburgo, ha deciso di far valere l'immunità parlamentare a favore dell'ex eurodeputato Antonio Di Pietro. Quanto a Di Pietro, la richiesta di revocargli l'immunità europarlamentare riguardava l´azione penale intentata da Filippo Verde contro il leader dell'Idv a causa di un articolo sul suo sito Internet in cui si affermava che lo stesso Verde era stato accusato di corruzione . Di Pietro ha riconosciuto, in seguito, che il suo articolo conteneva un "errore madornale". Roberto Fiore, eurodeputato di Forza Nuova e Segretario del movimento Forza Nuova, ha votato per la revoca dell'immunità a Di Pietro:"il leader dell'Idv, sempre in prima fila quando si tratta di promuovere battaglie contro l'immunità altrui( ultimo esempio il Lodo Alfano) è il politico che maggiormente ha denunciato per il reato di diffamazione ed ora colpito da denuncia per lo stesso reato si nasconde dietro l´immunita´. Visto che di Pietro ha ammesso il proprio "madornale errore" nei confronti di Verde, avergli assicurato questa protezione è pertanto un nonsense.E, da parte sua, l´averla chiesta un atto di vera ipocrisia "

Nuovo attacco del presidente iraniano che denuncia "atti brutali"

A due giorni dalle proteste suscitate con il suo intervento alla conferenza Onu sul razzismo a Ginevra, il leader iraniano Mahmoud Ahmadinejad torna ad attaccare Israele, accusando lo Stato ebraico di "atti brutali" e "pulizia etnica" ai danni del popolo palestinese. Nel corso di una conferenza stampa a Teheran, Ahmadinejad ha ribadito che quello di Israele a Gaza è stato un "genocidio" e che i "criminali" dovranno essere puniti e "dare conto di tutta la loro brutalità". L'Iran, ha aggiunto, ha chiesto all'Interpol l'arresto di 25 "criminali di guerra sionisti". Che devono essere "considerati responsabili per la loro brutalità". A questo proposito, ha aggiunto il presidente, Teheran si aspetta che l'organismo internazionale "assolva i propri obblighi legali". Lunedì, a Ginevra, il presidente iraniano ha accusato Israele di essere un governo razzista, fondato "sul pretesto della sofferenza degli ebrei". Intervento che ha suscitato l'indignazione dell'Europa e degli Stati Uniti, ma che ha raccolto l'applauso delle delegazioni islamiche.

Discorso del Presidente Iraniano Mahmoud Ahmadinejad tenuto il 20 Aprile alla conferenza sul razzismo Durban II

Signor Presidente, onorevole Segretario Generale delle Nazioni Unite, onorevole Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Signore e Signori:Siamo qui riuniti per il proseguimento della conferenza di Durban contro il razzismo e la discriminazione razziale, per elaborare metodi pratici da adottare nelle nostre sacre campagne umanitarie.Nel corso dei secoli trascorsi, l’umanità ha attraversato enormi sofferenze e dolori. Durante l’epoca medievale, filosofi e scienziati venivano condannati a morte. Poi seguì un periodo di schiavitù e di commercio degli schiavi. Milioni di persone innocenti vennero catturate, separate dalle loro famiglie, dai loro cari, per essere condotte in Europa e in America nelle condizioni peggiori. Si trattò di un periodo buio, fatto di occupazioni, saccheggi e massacri ai danni di quelle persone innocenti.Dovettero passare molti anni perché le nazioni si risvegliassero per combattere in nome della loro libertà ed indipendenza, pagandole a caro prezzo. Milioni di vite andarono perse per cacciare gli occupanti e stabilire governi nazionali e indipendenti. Però i detentori del potere non impiegarono molto tempo ad imporre due guerre all’Europa, che afflissero anche parte dell’Asia e dell’Africa. Queste guerre orribili decimarono milioni e milioni di vite, lasciandosi dietro una massiccia devastazione. Fosse stata imparata la lezione impartita dalle occupazioni, dagli orrori e dai crimini di queste guerre, sarebbe spuntato un raggio di speranza per il futuro.Le potenze vittoriose si atteggiarono a conquistatori del mondo, ignorando o calpestando i diritti delle altre nazioni attraverso l’imposizione di leggi oppressive e ordinamenti operanti a livello internazionale.Signore e Signori, osserviamo dunque il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che è uno dei lasciti della Prima e della Seconda Guerra mondiale. Quale era la logica dietro la garanzia del diritto di veto per i suoi membri? Come può una tale logica soddisfare i valori spirituali e umanitari? Non parrebbe per niente conforme ai riconosciuti principi di giustizia, di eguaglianza davanti alla legge, dell’amore e della dignità umana? Non sembrerebbe piuttosto significare discriminazione, ingiustizia, violazione dei diritti umani o umiliazione della maggioranza delle nazioni e dei Paesi?Il Consiglio è il più importante organismo mondiale in grado di decidere della sicurezza e della salvaguardia della pace internazionale. Come possiamo aspettarci la realizzazione della pace e della giustizia quando la discriminazione viene legalizzata e la fonte stessa del diritto è dominata dalla coercizione e dalla forza piuttosto che dalla giustizia e dal diritto?La coercizione e l’arroganza sono l’origine dell’oppressione e delle guerre. Sebbene oggi molti fautori del razzismo condannano la discriminazione razziale a parole e negli slogan, un certo numero di Paesi potenti sono autorizzati a decidere in nome di altre nazioni sulla base dei loro propri interessi e a loro discrezione, potendo a loro volta violare facilmente tutte le leggi e i principii umanitari, come in effetti fanno.A seguito della Seconda Guerra mondiale, hanno fatto ricorso all’aggressione militare per defraudare della terra un’intera nazione, avendo a pretesto la sofferenza degli Ebrei, ed hanno inviato immigrati dall’Europa, dagli Stati Uniti e da altre parti del mondo, con lo scopo di stabilire un governo completamente razzista nella Palestina occupata. E infatti, a compensazione delle spaventose conseguenze del razzismo europeo, essi hanno contribuito a portare al potere il più crudele e repressivo regime razzista in Palestina.Il Consiglio di Sicurezza ha preso parte alla stabilizzazione del regime occupante, e l’ha sostenuto nei sessanta anni passati dandogli mano libera per commettere ogni sorta di atrocità. Ed è ancora più deplorevole che un certo numero di governi occidentali e degli Stati Uniti si sono impegnati a difendere quei razzisti autori del genocidio, mentre la coscienza lucida ed il libero pensiero delle persone sa condannare l’aggressione, le brutalità e i bombardamenti sui civili di Gaza. I sostenitori di Israele sono sempre stati complici o silenziosi di fronte ai crimini perpetrati.Cari amici, eminenti delegati, Signore e Signori. Quali sono le cause profonde dell’ attacco statunitense all’Iraq o dell’invasione dell’Afghanistan?C’è stata altra motivazione all’invasione dell’Iraq, oltre alla tracotanza della precedente amministrazione americana e alle crescenti pressioni da parte dei detentori di potere e ricchezza, intenzionati ad espandere la loro sfera di influenza, impegnati a rincorrere gli interessi dei giganti produttori di armi a danno di una nobile cultura con un bagaglio storico di migliaia di anni, e nello tempo tempo ad eliminare le minacce reali e potenziali al regime Sionista provenienti dai Paesi musulmani, conquistando il controllo e lo sfruttamento delle risorse energetiche del popolo iracheno?Davvero, per quale ragione quasi un milione di persone è stato ucciso e ferito, e molti altri sono stati resi profughi? Perché il popolo iraniano ha dovuto soffrire perdite enormi, che ammontano a centinaia di miliardi di dollari? E perché i miliardi di dollari di queste azioni militari devono essere pagati dai cittadini americani? Non è vero che l’azione militare contro l’Iraq è stata pianificata dai Sionisti e dai loro alleati all’interno della precedente amministrazione statunitense con la complicità dei Paesi produttori di armi e dei detentori della ricchezza? E l’invasione dell’Afghanistan, ha forse ristabilito la pace, la sicurezza ed il benessere economico in quel Paese?Gli Stati Uniti e i loro alleati non solo hanno fallito nel ridurre la produzione di oppio in Afghanistan, ma la sua coltivazione si è addirittura moltiplicata nel corso dell’occupazione. L’interrogativo fondamentale allora è – qual è stata la responsabilità e il ruolo svolto dall’amministrazione degli Stati Uniti e dei suoi alleati?Erano lì in rappresentanza degli altri Paesi del mondo? Hanno ricevuto un mandato da essi? Sono stati autorizzati dai popoli del mondo ad interferire ovunque, e naturalmente soprattutto nella nostra regione? Oppure le iniziative intraprese sono un chiaro esempio di egocentrismo, di razzismo, di discriminazione o di violazione della dignità e dell’indipendenza delle nazioni?Signore e Signori, chi è il responsabile dell’attuale crisi economica mondiale? Dove è cominciata? Dall’Africa, dall’Asia, o dagli Stati Uniti, per poi diffondersi attraverso l’Europa e i suoi alleati?Per un lungo periodo di tempo, essi hanno imposto una regolamentazione economica iniqua, forti del loro potere politico. Hanno imposto un sistema finanziario e monetario privo di un appropriato meccanismo di controllo internazionale su nazioni e governi che non avevano alcuna parte negli orientamenti e nelle politiche di repressione. Non hanno neanche consentito ai loro cittadini di sorvegliare o monitorare le politiche finanziarie da loro adottate. Hanno introdotto una serie di leggi e regolamenti in spregio di qualsiasi valore morale, col solo obiettivo di difendere gli interessi dei possessori di ricchezza e dei detentori del potere.Inoltre, hanno definito un concetto di economia di mercato e di competizione che ha negato molte opportunità economiche a disposizione di altri Paesi nel resto del mondo. Hanno persino affibbiato ad altri i loro problemi, mentre la crisi rimbalzava a ondate e affliggeva le loro economie con migliaia di miliardi di dollari di deficit di bilancio. E oggi pompano centinaia di miliardi di dollari di liquidi, presi dalle tasche dei loro cittadini e dalle altre nazioni, nelle banche che falliscono, nelle società e nelle istituzioni finanziarie, rendendo la situazione sempre più complicata sia per il sistema economico che per le persone. Sono semplicemente concentrati sul mantenimento del potere e delle risorse. Non potrebbe interessargli di meno dei loro cittadini, figuriamoci delle altre nazioni.Signor Presidente, Signore e Signori, il Razzismo si sprigiona dalla mancanza di conoscenza del fondamento dell’esistenza dell’uomo come creatura prescelta da Dio. Rappresenta anche il prodotto della deviazione dal vero cammino della vita e dalle responsabilità dell’umanità nel mondo della creazione, laddove viene meno l’adorazione di Dio, e non si è più in grado di riflettere sulla filosofia della vita o sul cammino che conduce alla perfezione, gli ingredienti fondamentali dei valori divini e umani, per questa via restringendo l’orizzonte della visione dell’uomo e servendosi di interessi limitati e caduchi come parametro della sua azione. Questa è la causa per cui il potere maligno ha preso forma e ha accresciuto il suo regno di influenza, mentre altri venivano privati della possibilità di godere di eque e giuste opportunità di sviluppo.Il risultato è stata la creazione di un razzismo a briglie sciolte, che pone le più gravi minacce alla pace internazionale, e che ostacola la strada alla costruzione di una coesistenza pacifica a livello globale. Certamente il razzismo è simbolo dell’ignoranza che ha radici profonde nella storia, e rappresenta, senza alcun dubbio, il segno della frustrazione nel progresso della società umana.E’ dunque di importanza cruciale riconoscere le manifestazioni di razzismo nei singoli episodi e nelle società dove prevalgono ignoranza o difetto di conoscenza. Questa crescente consapevolezza generale e la comprensione della filosofia dell’esistenza dell’uomo sono lo strumento principale della battaglia contro le manifestazioni del razzismo, e rivelano la verità, secondo cui il genere umano si fonda sulla creazione dell’universo e la chiave per risolvere il problema del razzismo è costituito dal ritorno ai valori spirituali e morali e alla disposizione definitiva ad adorare Dio Onnipotente.La comunità internazionale deve intraprendere iniziative collettive per risvegliare la consapevolezza nelle società afflitte, dove prevale tutt’ora l’ignoranza alla base del razzismo, così da arrestare la propagazione di queste manifestazioni maligne.Cari Amici, oggi la comunità umana sta affrontando un genere di razzismo che sporca l’immagine del genere umano al principio del terzo millennio.Il Sionismo Mondiale incarna quel razzismo che si affida falsamente alla religione e che abusa del sentimento religioso per celare il suo volto di infamia e di odio. Comunque, è di assoluta importanza portare allo scoperto gli obiettivi di alcuni dei poteri mondiali, e di quanti controllano enormi risorse economiche ed interessi a livello globale. Essi mobilitano tutte queste risorse, inclusa la loro influenza economica e politica sui media mondiali, per garantire un sostegno vano al regime Sionista e per sminuire colpevolmente l’indegnità e il disonore di questo regime.Questa non è semplicemente una questione di ignoranza, e non si possono ridurre simili fenomeni a campagne di rappresentanza. Devono essere compiuti dei tentativi per porre fine all’abuso dei Sionisti e dei loro sostenitori politici internazionali, nel rispetto della volontà e delle aspirazioni di ciascuna nazione. I governi devono essere incoraggiati nelle loro battaglie volte a sradicare questo razzismo barbarico, e a procedere ad una riforma delle attuali procedure internazionali.Non c’è dubbio che voi tutti siate consapevoli delle cospirazioni di alcuni poteri e dei circoli Sionisti, che sono in contrasto con gli scopi e gli obiettivi che si pone questa conferenza. Disgraziatamente, ci sono scritti e dichiarazioni a supporto dei Sionisti e dei loro crimini. Ed è dovere degli onorevoli rappresentanti delle nazioni svelare queste trame che procedono in senso opposto ai valori e ai principii umanitari.Dovrebbe essere riconosciuto che boicottare una conferenza come questa, di straordinario livello internazionale, è un’indicazione evidente di supporto ad un esempio di razzismo manifesto. Nell’ambito della difesa dei diritti umani, è di prioritaria importanza difendere il diritto di tutte le nazioni ad un’equa partecipazione a tutti i processi di decisione internazionale, al riparo dell’influenza di certi poteri mondiali.In secondo luogo, è necessario procedere ad una ristrutturazione delle organizzazioni internazionali esistenti e ai loro rispettivi ordinamenti. Ecco perché questa conferenza è un banco di prova, e l’opinione pubblica mondiale di oggi e di domani valuterà le nostre decisioni e le nostre azioni.Signor Presidente, Signore e Signori, il mondo sta per affrontare fondamentali e rapidi cambiamenti. Le relazioni di potere sono diventate deboli e fragili. Il rumore delle crepe nei pilastri del sistema mondiale si può avvertire con chiarezza. Le più importanti strutture politiche ed economiche sono sull’orlo del collasso. All’orizzonte compaiono crisi politiche e di sicurezza. Il peggioramento della crisi economica, per cui non si riesce ad intravedere una prospettiva brillante, dimostra un’onda crescente di cambiamenti globali di lungo termine. Io ho ripetutamente enfatizzato la necessità di un cambiamento della direzione sbagliata verso cui il mondo è condotto oggi, e ho anche ammonito sulle funeste conseguenze in caso di ritardo di fronte a questa responsabilità cruciale.Ora, nel corso di questo notevole evento, vorrei annunciare a tutti i leaders, agli intellettuali, alle nazioni del mondo presenti a questo incontro e a tutti coloro che aspirano alla pace e al benessere economico, che l’iniqua gestione economica del mondo è giunta al capolinea. Lo stallo era inevitabile, data la logica oppressiva e impositiva della gestione.La logica di una gestione collettiva degli affari del mondo si basa su aspirazioni nobili, a loro volta imperniate sugli esseri umani e la supremazia di Dio l’Onnipotente. Perciò rifiuta qualunque politica o progetto che va contro l’influenza delle nazioni. La vittoria del bene sul male e la fondazione di un sistema mondiale giusto sono state promesse dall’Onnipotente e dai suoi messaggeri, ed è stato un obiettivo condiviso degli esseri umani appartenenti alle più diverse società nel corso della storia. La realizzazione di un simile futuro dipende dalla conoscenza della creazione e dalla fede.La creazione di una società globale è infatti la realizzazione di un obiettivo nobile, raggiunto dalla costituzione di un sistema comune retto dalla partecipazione di tutte le nazioni del mondo a tutti i principali processi di decisione, e aderendo senza indugio a questo obiettivo.Le capacità tecniche e scientifiche, così come la tecnologia delle comunicazioni, hanno reso possibile una comprensione comune e diffusa della società, e hanno reso disponibile la necessaria piattaforma per un comune sistema. Ora sta agli intellettuali, ai filosofi, ai politici adempiere alla loro responsabilità storica, credendo fermamente a questa idea.Voglio anche porre l’accento sulla circostanza che il liberalismo ed il capitalismo occidentali hanno raggiunto il loro punto terminale anche in virtù della mancata percezione della verità relativa al mondo e agli esseri umani, per ciò che realmente sono.Essi hanno imposto i loro propri obiettivi e la loro guida agli esseri umani, senza riguardo alcuno per i valori umani e divini, la giustizia, la libertà, l’amore e la fratellanza, ma vivendo esclusivamente in funzione di una competizione esasperata, e sull’assicurazione di interessi individuali e di gruppo di natura materiale.Adesso dobbiamo imparare dal passato intraprendendo sforzi collettivi per affrontare le sfide presenti, ed a questo proposito, e a chiusura del mio intervento, vorrei attirare la vostra attenzione sui due aspetti importanti:Primo, è assolutamente possibile migliorare la situazione esistente al mondo. Ma ciò può essere fatto solo attraverso la cooperazione di tutti i Paesi, in modo da sfruttare al meglio le potenzialità e le risorse esistenti. La mia partecipazione a questa conferenza è motivata proprio dalla convinzione in questa soluzione, e nella nostra comune responsabilità nella difesa dei diritti delle nazioni, di fronte alle sinistre manifestazioni del razzismo e schierandoci al vostro fianco, i filosofi del mondo.Secondo, tenendo presente l’inefficienza degli attuali sistemi politici, economici e di sicurezza internazionali, è necessario concentrarsi sui valori umanitari e della fede, facendo costante riferimento alla vera definizione di esseri umani, che si basa sulla giustizia e sul rispetto dei diritti di tutti i popoli di tutti i luoghi del mondo, e riconoscendo gli errori trascorsi nella passata amministrazione fondata sul dominio, così da adottare misure collettive per riformare gli ordinamenti esistenti.In questo senso, è di importanza cruciale una rapida riforma del Consiglio di Sicurezza, compresa l’eliminazione di un diritto di veto discriminatorio, ed il cambiamento dei sistemi finanziari e monetari mondiali.E’ chiaro che sottovalutare l’urgenza del cambiamento equivale a sopportare costi di ritardo ancora più gravi.Cari Amici, siate consapevoli che il movimento in direzione della giustizia e della dignità umana è come lo scorrere veloce di un fiume. Facciamo in modo di non dimenticare l’essenza dell’amore e dell’affetto. Il promesso futuro degli esseri umani è una ricchezza enorme che può servire i nostri propositi di costruire un mondo nuovo restando uniti.Per fare del mondo un luogo migliore, colmo di amore e di benedizione, un mondo senza povertà né odio, benedetto dai crescenti doni di Dio l’Onnipotente e da una virtuosa condotta del perfetto essere umano, stringiamoci le mani in amicizia, per il raggiungimento di un simile nuovo mondo. Ringrazio il Signor Presidente, il Segretario Generale e tutti gli illustri partecipanti per aver avuto la pazienza di ascoltarmi. Grazie di cuore.Mahmud Ahmadinejad

25 aprile? Ricordiamoci dell’Abruzzo

L’operazione “Solidarietà Nazionale” volge al suo secondo appuntamento.Il 25 aprile, dozzine di furgoni provenienti da ogni regione della penisola italiana invaderanno pacificamente le zone colpite dal sisma del 6 aprile con al seguito bandiere tricolori e beni di prima necessità a sostegno della popolazione terremotata trascorrendo, per l’ennesima volta, una giornata all’insegna del sorriso e della serenità proprio a fianco di coloro che per primi soffrono questi cataclismi naturali: donne, anziani e bambini.Nell’Italia che si divide fra sterile rievocazione storica ed utile solidarietà nazionale, noi non abbiamo dubbi e scegliamo di lottare insieme ai nostri connazionali, per la Ricostruzione Aquilana.

L'Abruzzo chiama...Forza Nuova Lecce risponde - Atto II

Il 25/26 aprile i militanti di Forza Nuova saranno con i terremotati Abruzzesi. Stefano Barone, responsabile di Forza Nuova Parabita, afferma: "ancora una volta i forzanovisti si dimostrano forza a servizio del proprio popolo, animati dallo stesso spirito che ci porta a scendere tutti i giorni nelle piazze, partiamo ancora una volta per essere a fianco dei nostri fratelli in difficoltà. Il 25 aprile, che ogni anno si rivela il teatrino delle miserie umane utile solo ad alimentare stupidi odi, quest'anno per noi sarà un momento di riconciliazione nazionale al servizio del nostro popolo. Nel ricordare il 25 aprile, mentre tutti fanno a gara per screditare il ventennio fascista, io voglio ricordare solamente che a L'Aquila le uniche strutture che non hanno subito danni, sono proprio quelle fasciste". Forza Nuova dispone di voler procedere negli aiuti a questo lembo di territorio Italiano fino a tempo indeterminato e pertanto decide di:
- adottare alcune zone che nelle prossime settimane potrebbero assistere ad un lento ed inesorabile abbandono da parte del Governo e dell’ attenzione mediatica
- chiedere un intervento sociale volto al ripristino di mestieri, professioni e attività varie coprendo nel frattempo i bisogni familiari di coloro che sono impossibilitati a lavorare
- impostare una politica edilizia che metta al primo posto Bellezza e Sicurezza
Per Forza Nuova l’ emergenza Abruzzo durerà sino a che l’ ultimo degli sfollati non sarà tornato a casa.

Forza Nuova Parabita
Cuib - "Carlo Falvella"

martedì 21 aprile 2009

25 Aprile: manifesto taroccato in Liguria

Il Giornale "smaschera" la Regione Liguria, pubblicando la foto usata per il manifesto del 25 aprile (foto sotto) e l'originale (sopra): il cartellone riporta una famosa foto di un gruppo di partigiani, riuniti attorno a un tavolo, mentre pianificano un'azione sull'Appennino ligure. Ma nell'immagine originale, pubblicata (come spiega il quotidiano) dall'ex partigiano ligure, Elvezio Massai, detto "il Santo", ci sono sul tavolo una pistola e una bomba a mano, cancellate dall'immagine usata per il manifesto del 25 aprile.



lunedì 20 aprile 2009

Fiore: "Sto seriamente valutando una eventuale candidatura a Presidente della Provincia di Napoli"

Il segretario di Forza Nuova, Roberto Fiore, annuncia una sua presenza a Napoli in vista delle prossime elezioni provinciali. "In settimana - si legge in una nota - visitero' la citta' e sto seriamente valutando una eventuale candidatura a Presidente della Provincia. Napoli ha bisogno di un radicale cambiamento, e non mi riferisco solamente alla camorra che tutt'ora imperversa nel suo potere sfrenato".

Iniziativa di Lotta Studentesca

Cliccare sull'immagine per leggerre e/o scaricare il volantino

domenica 19 aprile 2009

Fiore: Italia e Malta accompagnino congiuntamente immigrati in Libia

E' ancora fermo a sud di Lampedusa il cargo Pinar che, giovedì scorso, ha salvato 140 migranti su due barconi in balia del mare nel Canale di Sicilia.Roberto Fiore, Segretario ed eurodeputato di Forza Nuova, afferma:"Tra i due litiganti il terzo gode, ed a godere è Gheddafi che ancora una volta si lava le mani dell'ennesima partenza di disperati provenienti dalla sua terra.La soluzione migliore è che Italia e Malta accompagnino congiuntamente i clandestini sulle coste libiche, da dove sono partiti. Anzichè litigare sulla competenza delle acque e su chi deve accollarsi gli extracomunitari, i due paesi diano una prova di unitaria volontà anti migratoria."

venerdì 17 aprile 2009

Terremoto in Abruzzo: restano in piedi solo gli edifici costruiti durante il Fascismo


All'Aquila, come chiunque ha potuto constatare attraverso giornali e televisioni, è venuto giù quasi tutto. Villette di periferia costruite da una manciata di anni in (teorico) cemento armato, palazzi del Settecento, chiese del Trecento, campanili ottagonali di trenta metri, mura medievali restaurate di recente, case popolari degli anni Sessanta, silos di acciaio nella zona industriale... eccetera eccetera.Con una sola vistosa eccezione: le opere dell'architettura fascista.

SOLIDITÀ CERTIFICATA.Basta una breve passeggiata nel martoriato centro storico della città per trovare tanti esempi. Ne scegliamo qualcuno quasi a caso. Iniziando dalla piazza della Fontana Luminosa. Ebbene, qui, a testimonianza della solidità delle costruzioni, addirittura i due comandi mobili dei Vigili del fuoco, che provvedono a organizzare per gli sfollati le "incursioni protette" nelle case per il recupero di oggetti preziosi e vestiario, sono addossati a una sede della Carispaq e a una palazzina di studi professionali e uffici (compresa la locale redazione del Messaggero), entrambe risalenti agli anni Trenta. A poche decine di metri, oltre il circolo del tennis, la coeva Piscina comunale, una delle prime piscine coperte d'Italia, è intatta. Nemmeno una scalfittura sulle pareti esterne.Nella zona dell'ormai famigerata via XX settembre, dal lato della Villa comunale, ecco quindi la chiesa del Cristo Re, con la sua bella datazione al 1934 in numeri romani. Si è rotto un unico piccolo vetro, come se invece di un tremendo terremoto avesse subito la pallonata di un ragazzino. Accanto, la vecchia sede dell'Isef (ex Gil), con qualche segno e screpolatura, epperò agibile.
LA CASA DI VESPA. Se poi passiamo alle abitazioni private, l'intero quartiere della Banca d'Italia, realizzato prima della Seconda guerra mondiale per i dipendenti delle Officine Carte e Valori, è perfettamente integro. Non è saltato neppure un mattone del rivestimento. Stesso discorso per le case dell'Incis in via Duca degli Abruzzi (la stessa in cui si è sbriciolato l'omonimo hotel), dove abitava anche, da adolescente, il giornalista Bruno Vespa.Sotto il regime, evidentemente, i controlli funzionavano e le cose erano fatte per durare. Ogni edificio doveva essere, per dirla con il poeta latino Grazio, un monumentum aere perennius. Non solo i luoghi istituzionali, ma anche le abitazioni destinate ai semplici cittadini.
IL PODESTÀ BENEMERITO.A questo punto, almeno, si spera che non venga più in mente a nessuno di contestare, come è stato varie volte fatto in passato (il diessino Fabio Mussi chiese persine l'intervento censorio di Silvio Berlusconi), l'intitolazione della piscina comunale ad Adelchi Serena (1895-1970), ex podestà dell'Aquila dal 1926 al 1934, quindi vicesegretario nazionale del Pnf e ministro dei Lavori pubblici. Quando c'era lui, se non altro, le costruzioni venivano fatte bene. Con quello che si vede in questi giorni, e dinanzi alla «madre di tutte le inchieste» annunciata dal procuratore capo Alfredo Rossini, non è poco.

Fonti: "Libero" del 16/04/2009

Abruzzo: Forza Nuova chiede rinvio delle amministrative

Diversi comuni in Abruzzo denunciano gravi stati di disagio a causa dei danni provocati dal sisma che ancora oggi continua a preoccupare a causa del protrarsi di eventi seppur minori legati al sciame sismico. In provincia di Pescara ad esempio, centri quali Popoli, Bussi e Pianella contano non solo danni alle strutture di edifici pubblici, privati e di culto, ma portano con se anche il drammatico problema di centinaia di sfollati; decine di altri centri minori saranno inoltre impegnati nei prossimi mesi nelle operazioni di verifica dei danni al patrimonio immobiliare pubblico e privato, e i centri rivieraschi di Pescara e Montesilvano sono oltremodo interessati dagli interventi legati all’ospitalità degli sfollati provenienti dalla città de L’Aquila e zone limitrofe. A questa complessa tipologia di problematiche, si aggiunge anche il fattore psicologico e umano che non può non investire le coscienze soprattutto di chi, nelle prossime settimane, si leva a ergersi protagonista della scena politica. Non possiamo quindi che condividere lo stato d’animo dell’ intera popolazione abruzzese, che in queste ore drammatiche segnate dal sangue e dalle sofferenze, non solo è disinteressata all’imminente rituale elettorale, ma ne è addirittura disgustata.I politici devono avere il coraggio di sacrificare le ambizioni personali e delle lobby di appartenenza per lasciare spazio ed attenzione all’ emergenza aquilana. Forza Nuova ritiene inoltre che in questo delicato momento in cui si dovranno gestire importanti progetti ed altrettanti importanti risorse finanziarie legate ai lavori di ricostruzione, vadano assolutamente evitati i rischi di ulteriori infiltrazioni malavitose, che per forza di cose sono sicuramente già impegnate nella scelta dei propri progetti e dei propri candidati. In tal senso appare opportuno che almeno per i prossimi 12 mesi l’amministrazione provinciale e le amministrazioni comunali interessate dalle opere di ricostruzione, vengano cautelativamente poste in regime di “tutela amministrativa” attraverso il coinvolgimento di commissari di nomina governativa.Il movimento politico Forza Nuova , schierandosi apertamente per il rinvio delle elezioni provinciali e amministrative della regione Abruzzo, lancia inoltre un appello a tutti i responsabili territoriali dei vari schieramenti politici affinché sottoscrivano un documento ufficiale di richiesta in tal senso al ministro Maroni.
Coordinamento regionale
Forza Nuova Abruzzo

Boicotta Israele

Per maggiori informazioni sui prodotti israeliani:http://www.sci-italia.it/downloads/CampagnaBDS.pdf

martedì 14 aprile 2009

Resoconto dell'operazione "Solidarietà Nazionale"

Una settantina di forzanovisti, 20 camion pieni di viveri e vestiario, guidati dal segretario nazionale Roberto Fiore hanno attraversato ieri la provincia dell’ Aquila incontrando centinaia di sfollati isolati, o raccolti in campi.La giornata piovosa e dura, soprattutto per chi procedeva dalla Lombardia o dalla Sicilia, è stata esempio chiaro dello spirito che anima i forzanovisti e l’ amore verso il proprio popoloUn popolo attonito, dignitoso che capisce aldilà di un inspiegabile ottimismo che traspare da alcuni pronostici, di essere di fronte ad un futuro duro e pieno di interrogativi.
La carovana ha attraversato tutta la provincia dell’ Aquila , toccando la stazione della città ed incontrando centinaia di sfollati che, al contrario di ciò che viene ripetuto dalla fonti ufficiali, ha necessità di continui e capillari aiuti. Non di rado è capitato che le voci degli sfollati abbiano sopraffatto quelle della Protezione Civile che insisteva nell’ affermare che i campi non avevano bisogno di nulla.Ciò non vuole suonare come una critica alla PC e agli altri corpi di volontari e di Forze di Polizia, che stanno dando prova di grande abnegazione e amore verso la propria gente, ma piuttosto un monito o una critica costruttiva verso chi non vuole che affluiscano aiuti spontanei verso le zone colpite.In un caso, un sindaco di Rifondazione ha ringraziato commosso i forzanovisti perché unici a rispondere al suo disperato appello, in altri casi il popolo per ricambiare i consistenti aiuti offriva ai forzanovisti da mangiare e da bere in una paradossale gara di solidarietà.Forza Nuova può dire di essere stata l’ unica organizzazione politica che senza sbandierare la propria presenza, si è resa protagonista di un’azione diretta.Da questa prima azione e dalle risultanze dei primi test sulle case, emerge quanto segue.
1. il numero di 29 mila sfollati è destinato a diminuire, ma non al di sotto delle 20mila unità. Questo numero rimarrà tale per mesi e mesi , forse anni
2. la carica di affetto dimostrata dagli Italiani verso le popolazioni colpite è destinata per forza di cose a scemare nel tempo
3. vasto sarà l’ effetto di una crisi sociale che vedrà migliaia di attività di ogni tipo e di professionisti impossibilitati a continuare.
4. Non esistono sino ad oggi provvedimenti destinati ad impedire agli istituti bancari di iniziare procedure per esigere il pagamento di mutui. Si teme in questo ambito un vero e proprio disastro sociale.
5. Il ripristino delle zone storiche e dei centri delle diverse località in senso tradizionale, ciò che tutti vogliono ( nessuno vuole la new town ), appare estremamente difficoltoso visto l’ approccio economicista che sembra prevalere negli ambienti che decideranno sulla ricostruzione
Pertanto Forza Nuova dispone di voler procedere negli aiuti a questo lembo di territorio Italiano fino a tempo indeterminato e pertanto decide di
1. adottare alcune zone che nelle prossime settimane potrebbero assistere ad un lento ed inesorabile abbandono da parte del Governo e dell’ attenzione mediatica
2. di voler chiedere un intervento sociale volto al ripristino di mestieri, professioni e attività varie coprendo nel frattempo i bisogni familiari di coloro che sono impossibilitati a lavorare.
3. Chiedere immediatamente una regola chiara e ferrea che impedisca al settore bancario di crocefiggere il popolo aquilano in questa ora difficile, con l’ apertura di una moratoria illimitata, per tutti coloro che hanno perso casa e lavoro
4. Impostare quantomeno a livello di studio l’ idea di una ricostruzione tradizionale e moderna, scevra da scorciatoie assassine e generosa negli spazi verso un popolo che è sempre stato generoso verso la propria Patria.
Per Forza Nuova l’ emergenza Abruzzo durerà sino a che l’ ultimo degli sfollati non sarà tornato a casa.
La Segreteria nazionale

domenica 12 aprile 2009

Buona Pasqua

Auguriamo a tutti quanti una buona Pasqua di Resurrezione

Forza Nuova Parabita
Cuib - "Carlo Falvella"

sabato 11 aprile 2009

L’Abruzzo chiama.. Forza Nuova Lecce risponde‏

Nell’ambito dell’operazione “Soccorso Nazionale” lanciata dal nostro Movimento comunichiamo che nella giornata di Lunedì le popolazioni colpite dal sisma riceveranno il primo carico di aiuti da parte dei cittadini salentini.Ringraziamo tutti i cittadini che hanno contribuito attivamente nella riuscita dell'iniziativa che hanno visto impegnati senza sosta i militanti forzanovisti.Il furgone con tutti i beni raccolti partirà dalla seziona di Melissano intorno alle 22.00 della giornata della domenica di Pasqua.
Ufficio Stampa
Forza Nuova Lecce


venerdì 10 aprile 2009

Parabita per l'Abruzzo

Siamo entusiasti della risposta pronta e più che generosa ricevuta dai parabitani in merito alla raccolta dei beni di prima necessità, da destinare agli abruzzesi colpiti dal terremoto, che abbiamo organizzato. Sono stati tre giorni passati a raccogliere e ad imballare quanto da voi è stato donato. Il tutto verrà inviato, insieme ai restanti beni raccolti dagli altri nuclei e sezioni leccesi, entro la mattinata di Lunedì 13 Aprile. Questo, intanto, è il risultato della raccolta a Parabita.





Forza Nuova, dal popolo con il popolo per il popolo.

Forza Nuova Parabita
Cuib - "Carlo Falvella"

No al G8 dell'Agricoltura in rispetto dei terremotati d'Abruzzo

Dal 18 al 20 aprile 2009 si svolgerà a Cison di Valmarino il G8 sulle politiche agricole internazionali. Il vertice mondiale riunirà i Ministri dell'Agricoltura dei Paesi membri del G8. Si riuniranno i ministri delle politiche agricole alimentari e forestali di Canada, Francia, Germania, Giappone, Inghilterra, Russia, Stati Uniti e Repubblica Ceca, ma il vertice si aprirà anche ai paesi emergenti come Brasile, Cina, India, Messico, Sudafrica, Egitto. Il primo G8 agricolo verterà sul tema dell’emergenza alimentare mondiale, secondo il mandato dettato dal Vertice dei leader dei Paesi G8 svoltosi in Giappone lo scorso luglio. In questa occasione, per la prima volta il G8 si aprirà anche ai rappresentanti degli organismi internazionali come FAO, PAM (Programma Mondiale degli Alimenti), IFAD (Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo), Banca Mondiale e High Level Task Force sulla sicurezza alimentare delle Nazioni Unite. Il coordinatore nazionale di Forza Nuova Paolo Caratossidis entra nel merito dell'evento con una proposta urgente all'esecutivo: “Questo G8 giunge in un momento tragico per l'Italia intera. Non sono ancora stati recuperati tutti i dispersi sepolti tra le macerie e le immagini della devastazione dell'Aquila e dell'Abruzzo meritano da parte di tutti (soprattutto politici e governanti) una profonda riflessione focalizzata specificatamente sugli aiuti e la ricostruzione. Il ministro Zaia che ha -poi- toccato con mano gli ingentissimi danni cagionati alle imprese agricole e zootecniche dell'Abruzzo dovrebbe fare non uno ma due passi indietro. Non è il momento per i banchetti ed i rinfreschi tra burocrati, piuttosto si prodighino per organizzare un immediato consiglio dei ministri proprio all'Aquila per bruciare le tappe di una ricostruzione che non deve andare avanti per 30 anni.'
Ufficio Stampa
Forza Nuova

giovedì 9 aprile 2009

Terremoto in Abruzzo - Domani in provincia raccolta aiuti di FN

Come nel resto d’ Italia a seguito della tragedia che si è abbattuta sull’Abruzzo Forza Nuova sospende tutte le attività politiche locali e si attiva per la raccolta di generi di prima necessità da inviare alla popolazione colpita dal sisma. Per tutta la settimana in corso volontari forzanovisti raccoglieranno materiale, principalmente alimenti a lunga conservazione e latte in polvere, all’esterno dei maggiori centri commerciali salentini Domani, Venerdì 10 Aprile, dalle ore 10,30 alle 13,00 Forza Nuova, sarà a Melissano davanti alla Conad e nel pomeriggio sarà dalle 17,30 alle 20,00 contemporaneamente a Casarano davanti all’IperMac e a Parabita davanti al SuperMac“Siamo in stretto contatto con i dirigenti del nostro movimento che vivono e lavorano nelle zone colpite dal sisma e stanno organizzando gli aiuti che stanno arrivando da tutta Italia” afferma Joselito Panzica, Segretario Provinciale del movimento. “Gli aiuti raccolti in settimana saranno trasferiti in Abruzzo da una nostra delegazione lunedì 13 aprile”.
Ufficio Stampa
Forza Nuova Lecce

Cosenza, ritrovato il bimbo di 5 anni scomparso ieri

E' stato ritrovato dopo 23 ore Michael Cipolla, il bimbo di 5 anni scomparso in contrada Ghiandaro a San Marco Argentano. E' graffiato ma le condizioni di salute complessivamente sono buone.l bimbo è stato avvistato dall'elicottero della polizia che stava sorvolando la zona incessantemente. Sul posto si sono poi recati i volontari del Nucleo emergenze della Protezione civile, che l'hanno riportato dai genitori insieme ai Carabinieri.Quando l'elicottero ha poi sorvolato nuovamente l'abitazione della famiglia Cipolla è stato salutato da un applauso liberatorio di familiari e amici ma anche dei tanti volontari e di tutte le forze dell'ordine che hanno sostato nel cortile della casa per tutta la mattinata.
Fonti: Adnkronos

martedì 7 aprile 2009

Forza Nuova: operazione 'Solidarietà Nazionale'

Nelle Marche tre giorni di raccolta aiuti nelle piazze e fuori dai supermercati per le popolazioni vittime del sisma. I beni raccolti verranno distribuiti personalmente dai forzanovisti la domenica di Pasqua e il lunedì di Pasquetta

Ancona, 7 aprile 2009

Dalla giornata di ieri tutte le sezioni forzanoviste italiane sono coinvolte in una massiccia e straordinaria raccolta di vestiario, coperte, cibo in scatola e generi alimentari di prima necessità da distribuire personalmente alle popolazioni vittime del sisma, con una particolare attenzione per le necessità dei più piccoli, quindi omogeneizzati, pannolini e latte.

"Anche nelle Marche - afferma il coordinatore regionale di FN Marco Gladi - ci siamo attivati in tal senso e abbiamo aperto le nostre sedi per raccogliere gli aiuti donati dai cittadini". Per intensificare la raccolta aiuti, tra domani e dopodomani Forza Nuova sarà nelle piazze e fuori dai supermercati di Ancona, Macerata, Fano, Osimo, Falconara Marittima e Fermignano.

Nelle ultime ore - continua Gladi - stiamo ricevendo anche la disponibilità di cittadini che, pur non essendo iscritti a Forza Nuova, hanno manifestato il desiderio di cooperare con il movimento e pertanto non escludiamo che l’operazione 'Solidarietà Nazionale' arrivi anche nelle piazze di Fabriano, Potenza Picena, Civitanova Marche, Pesaro ed altre città marchigiane. Gli aiuti raccolti verranno distribuiti nella domenica di Pasqua e il lunedì di Pasquetta, quando i fozanovisti italiani passeranno le giornate festive assieme ai connazionali aquilani.

Non è certamente il tempo delle polemiche - rilancia il coordinatore di FN - ma dal governo e dalla politica in generale ci aspettiamo anche ed essenzialmente due atti fondamentali: il ritiro di contingenti militari dal medio-oriente, al fine di dislocarli nelle zone colpite dal sisma, e un fondo di solidarietà speciale, costituito in primis dalla decurtazione delle indennità mensili di parlamentari, sindaci, consiglieri ed assessori per tutto il 2009.

Forza Nuova - conclude Gladi - darà il massimo contributo in termini di risorse umane coerente con la politica del 'col popolo, per il popolo' portata avanti dal movimento e invita gli altri partiti politici italiani a fare altrettanto superando in questo momento d’emergenza ogni steccato ideologico.

Fonti:http://ilrestodelcarlino.ilsole24ore.com/ancona/2009/04/07/163612-forza_nuova_operazione_solidarieta_nazionale.shtml

Operazione 'Solidarietà Nazionale'


Dalla giornata di ieri, tutte le sezioni forzanoviste abruzzesi ed italiane sono coinvolte in una massiccia e straordinaria raccolta indumenti, coperte e cibo in scatola da distribuire personalmente alle popolazioni vittime del sisma.I militanti del movimento, che passeranno domenica di Pasqua e lunedì di Pasquetta con i propri connazionali aquilani, daranno il massimo contributo in termini di risorse umane affinchè non si ripetano più scene di rabbia e di disperazione come quelle alle quali abbiamo assistito nei vari telegiornali in questi giorni.Non è certamente il tempo delle polemiche, ma dal governo e dalla politica in generale ci aspettiamo essenzialmente due atti fondamentali: il ritiro di contingenti militari dal medio-oriente, al fine di dislocarli nelle zone colpite dal sisma, e un fondo di solidarietà speciale, costituito dalla decurtazione delle indennità mensili di parlamentari, sindaci, consiglieri ed assessori per tutto il 2009.
Ufficio Stampa
Forza Nuova Abruzzo

Aiutiamo l'Abruzzo

La Federazione Leccese di Forza Nuova effettuerà una raccolta di beni di prima necessità, per aiutare la popolazione della regione Abruzzo colpita dal terribile terremoto, ogni Giovedì e Venerdì nelle sezioni del movimento politico. Considerando la mancanza di sezione nel Comune di Parabita, invitiamo la cittadinanza a rispondere all'appello degli abruzzesi colpiti da questa tragedia partecipando a questo gesto di solidarietà. Contattateci al numero: 345/4488899. La raccolta dei beni terminerà quando si avrà un certo quantitativo di donazione, al contrario di quanto scritto sui volantini distribuiti nel Comune. Il cambiamento è stato stabilito dalla Federazione Provinciale per permettere una donazione quanto più generosa possibile.
È dovere di ognuno di noi diffonderre questo messaggio!!!

Forza Nuova Parabita
Cuib - "Carlo Falvella"

Emergenza Abruzzo

Si è cosituito un SERVIZIO DI SOLIDARIETA' PER IL TERREMOTO IN ABRUZZO che si adopererà da oggi per coordinare gli aiuti forzanovisti alle popolazioni colpite. Necessitano soprattutto indumenti (in special modo per bambini), coperte e cibo in scatola.

La segreteria nazionale

Grande successo di Forza Nuova a Milano

Sala piena, oltre cinquecento persone presenti alla conferenza di Domenica 5 Aprile.Un Convegno di alto livello con i tre ospiti che hanno spaziato su temi vitali per il futuro d´Europa:
1) Karanikolau: la situazione a Cipro primo avamposto anti turco terreno di battaglia importantissimo in un momento in cui per le pressioni di Obama e Berlusconi, si riparla di Turchia in Europa.
2) Simon Darby: la gravissima situazione delle classi piu´ deboli in Inghilterra in contrasto con il continuo arricchimento di coloro che hanno causato il disastro finanziario, l´aggravarsi della situazione legata all´immigrazione islamica e la poderosa avanzata del BNP.
3) Bruno Gollnisch: la lotta del Front National contro il Trattato di Lisbona e dei parlamentari nazionalisti francesi in difesa della vita, dell´identita´ nazionale ed europea in otre 20 anni di presenza parlamentare a Strasburgo.
Per l´Italia dopo una breve introduzione di Paolo Caratossidis (coordinatore nazionale) ha parlato il vice segretario nazionale Gianni Correggiari.Ha concluso Fiore ripetendo in un acclamatissimo discorso, le originalissime proposte per battere la crisi a lanciare una economia a misura di popoli, le posizioni di Forza Nuova contro l´immigrazione e in difesa della Cristianita´.

On. Roberto Fiore

lunedì 6 aprile 2009

Fiore sulla tragedia del terremoto

L'Eurodeputato e segretario nazionale di Forza Nuova Roberto Fiore commenta la tragedia che ha colpito le popolazioni vittime del terremoto:"invito tutti i militanti di Forza Nuova ad attivarsi immediatamente per donare sangue e, laddove possibile, prestare aiuto alla protezione civile per il soccorso dei tanti che tutt'ora sono sepolti vivi sotto le macerie. Ora non è tempo di polemiche, ma il Governo dovra' adoperarsi il prima possibile per la messa in sicurezza degli edifici costruiti prima del 1980, adeguando le centinaia di scuole e di strtture pubbliche che si trovano nelle molte aree sensibili.Non si possono prevenire i terremoti, ma si potrebbe evitare la morte di molte persone."
Forza Nuova ha avviato una raccolta di beni di prima necessità in collaborazione con la sezione abruzzese del movimento, ed invita gli iscritti a contribuire attivamente.
Fonti: ASCA

domenica 5 aprile 2009

Milano blindata ma nessun incidente

"Non ho visto alcun saluto romano. C'é chi cerca uno scoop che non c'é" ha detto Fiore alla fine. E in effetti in sala, a parte un saluto di padre Giulio Tam, il sacerdote sospeso a divinis e candidato da Forza Nuova a sindaco di Bologna, con il braccio parzialmente teso ma muovendo la mano, ci sono stati solo applausi. Evitare ogni appiglio alla polemica era la direttiva. Ragazzi con le teste rasate, qualcuno con una maglietta con la scritta Skinheads, ma anche ragazze, qualche nostalgico della Repubblica Sociale, sono arrivati su autobus dell'Atm che li hanno scortati dalla sede di Forza Nuova in piazza Aspromonte a piazza Missori, che è stata completamente bloccata al traffico con tanto di stazione della metropolitana chiusa. La sala da 250 posti - dove l'ingresso ai giornalisti è costato 30 euro - era piena, con spettatori anche in piedi e qualcuno rimasto perfino nel corridoio. Un migliaio di persone ha invece partecipato all'appuntamento antifascista in piazza Scala, dove è stato issato uno striscione con la scritta "Resistenza" sul teatro. "Fascismo e antifascismo sono categorie vecchie che non interessano a nessuno - ha sottolineato Fiore - noi vogliamo portare le idee di Forza Nuova all'opinione pubblica". La ricetta dell'eurodeputato contro la crisi include un intervento radicale dello Stato nell'economia "togliendo alle banche la possibilità di emettere moneta", l'espulsione "vera" degli immigrati che hanno commesso reati e il blocco dell'immigrazione. Ai giornalisti che gli chiedevano delle proteste delle comunità ebraiche, ha spiegato di non essere antiebreo. "Non ho mai fatto una dichiarazione contro le comunità ebraiche - ha detto - ho fatto dichiarazioni contro la politica di Israele". Contro questo capitalismo finanziario, invece, Forza Nuova aveva annunciato un presidio (non autorizzato) a piazza Affari, che però è saltato per evitare incidenti, come pure quello previsto in mattinata davanti alla basilica di Sant'Ambrogio.
Fonti: Ansa
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"Tutto si e' svolto con tranquillita'". Usa queste parole Roberto Fiore, segretario nazionale di Forza Nuova, per commentare il convegno che si e' tenuto a Milano dal tema "La nostra Europa: popoli e tradizione contro banche e poteri forti". Nessuno scontro e' avvenuto in piazza Missori a Milano, a pochi passi dal Duomo. Una piazza completamente militarizzata alla quale gli 'antagonisti' non hanno provato nemmeno ad avvicinarsi. Un dispiegamento di forze che ha dimostrato secondo Fiore "molta responsabilita' da parte delle forze dell'ordine anche per i precedenti abbastanza inquietanti. Si sono organizzati e sono stati preziosi perche' questa giornata scorresse tranquillamente". Il convegno con al centro temi di politica ed economia italiana ed europea, e' durato circa un'ora e mezza. Si e' discusso, ha concluso Fiore, perche' "si attui una vera espulsione degli immigrati e ci sia un intervento radicale dello Stato nell'economia".
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"Non ho visto nessun saluto romano, forse erano all'altra manifestazione". Così il leader di Forza Nuova, Roberto Fiore, commenta i saluti fascisti fatti da alcuni forzanovisti al suo ingresso poco prima delle 15 all'hotel dei Cavalieri di piazza Missori a Milano, dove si è tenuto un convegno europeo organizzato da movimento italiano dell'ultradestra. Fiore ha poi commentato l'apertura sui saluti romani fatta oggi da alcuni siti internet di testate giornalistiche italiane spiegando che "è una follia che dimostra che non c'è nessuna intenzione di ascoltare le nostre tesi ma solo di cercare uno scoop che non c'è". I saluti romani ci sono effettivamente stati ma, come ha scritto Apcom, i giovani militanti forzanovisti che li hanno fatti sono stati poi redarguiti dal servizio d'ordine del movimento che presidiava l'ingresso dell'albergo. Per quanto riguarda il convegno, intitolato "La nostra Europa: popoli e tradizione contro banche e poteri forti", Fiore ne spiega i punti principali e le richieste che accomunano Forza Nuova agli altri movimenti neofascisti europei, gli esponenti di alcuni dei quali sono intervenuti oggi all'iniziativa. "Blocco totale dell'immigrazione, sospensione del Trattato di Schengen, immediata e reale espulsione dall'Italia di tutti gli immigrati che hanno commesso crimini nel presente e nel passato, un intervento radicale dello Stato nell'economia attraverso uno sviluppo forte dell'agricoltura, manufatturiero e della costruzione delle case popolari e infine - conclude il leader di Forza Nuova - togliere alle banche il potere di emettere moneta che deve essere prerogativa esclusiva degli Stati".
Fonti: Ansa, Apcom, Adnkronos

Presentazione della lista "Salento Tricolore"

"Salento Tricolore" con un proprio candidato presidente

Lecce - Provinciali, Ria col Pdl? Via la Destra. “La Destra”, “Fiamma Tricolore” e “Forza Nuova” correranno da soli alle provinciali di Lecce del 6 e 7 giugno con un proprio candidato presidente. Lo hanno annunciato a simpatizzanti e iscritti in un incontro all’Hotel Tiziano. Per Giovanni Perrone, segretario provinciale de “La Destra, che ‘Salento Tricolore’ è una lista identitaria di destra che vuole dare a tutti i salentini, autenticamente di destra, la possibilità di votare in maniera tranquilla uomini coerenti e soprattutto pieni di ideali. “Con il nostro candidato presidente – ha spiegato Giovanni Perrone – ci presenteremo da soli ma non esclude che non vi possano essere convergenze sia prima che dopo un eventuale ballottaggio.” A fargli eco Joselito Panzica, segretario di “Forza Nuova” che ha aggiunto: “Abbiamo sentito parlare in questi giorni di nomi come Poli Bortone, Stefàno e Lorenzo Ria ma ancora non abbiamo sentito parlare di programmi. ‘Salento tricolore’ è un segnale forte affinché in politica si possa ritornare a parlare di programmi e ad esprimere valori. Ecco perché non ci interessa oggi annunciare il nome del nostro candidato presidente, quello che ci preme è esprimere idee, valori e soprattutto programmi validi e alternativi a questa politica che oramai ha deluso tutti.” “Noi abbiamo fatto una scelta identitaria – ha concluso Donato Sabetta segretario di “Fiamma Tricolore” – Noi, in questo momento di vuoto ideologico, abbiamo voluto gridare con questa lista, anche ai nostri vertici romani, che non ci stiamo al gioco al massacro, alla massificazione delle coscienze, abbiamo idee e ideali e vogliamo unire le forze per dare alla gente discorsi e programmi alternativi caratterizzati sul piano sociale.” Dalla riunione non è uscito il nome del candidato presidente ma si è certi che accanto a Loredana Capone, Lorenzo Ria, Dario Stefano o Adriana Poli Bortone ci sarà anche un candidato presidente della lista “Salento Tricolore”. Nei prossimi giorni potrebbe spuntare il nome che, non si esclude, sia stato presente all’incontro di ieri sera.

Vigliacchi senza nome!

A nome di tutta la Federazione Leccese di Forza Nuova esprimo la massima solidarietà al responsabile regionale di Casa Pound, Giulio Quarta, vigliaccamente aggredito la scorsa notte a Lecce.Ancora una volta il compagno dimostra la parte peggiore di se, in quanto si ostina a proseguire "battaglie" (quelle contro il "fascista"), vecchie quanto la sua ideologia che ha fallito definitivamente e miseramente nel 1989. Non cadiamo, pertanto, nelle provocazioni e continuiamo a portare avanti le nostre battaglie sociali, identitarie e nazionali, in favore del popolo italiano che sempre più è vittima della profonda crisi sociale e morale prodotta dalla società capitalista.
Joselito Panzica
Segretario Provinciale

sabato 4 aprile 2009

5 Aprile Domenica delle Palme

Le farneticazioni delle ultime ore dei politici “del passato” non devono distrarci dal motivo fondamentale del convegno che Forza Nuova ha organizzato a Milano.Viviamo in un momento storico drammatico e decisivo al quale i politici più navigati non sanno dare risposta. Il capitalismo finanziario che ha dominato il mondo in modo radicale negli ultimi 20 anni, ma in forma più nascosta gli ultimi 200 anni, oggi si spegne rovinosamente odiato da tutto il mondo: ma dall’altra parte non ci sono certo le suggestioni marxiste già condannate dalla storia con sentenza definitiva nel 1989. I Tremonti della situazione si avventurano in terreni ideologici non loro, criticano la globalizzazione (proprio a Milano Forza Nuova nel 2000 manifestò contro la globalizzazione mentre il nostro Ministro dell’ Economia pontificava sui benefici del fenomeno al meeting della Trilatreral) dopo averla propagandata con arroganza per decenni, si scagliano apparentemente contro le banche per poi partorire in occasione del G20 la folle proposta di sborsare mille miliardi di euro da dare, non a famiglie ed imprese, ma a quegli stessi istituti finanziari che hanno causato il disastro. Per precisare meglio il profilo della propria battaglia politico-sociale, oltre al Convegno dell’Hotel Cavalieri, Forza Nuova terrà due altre manifestazioni nella giornata di domenica.Una di fronte a Sant’Ambrogio, a simboleggiare che il rimedio alla crisi verrà dalla Civiltà Cristiana sia nelle sue verità filosofiche, che nella sua opera di concreta giustizia (come dimostrato in queste settimane dalla stessa Curia Milanese). L ‘altra manifestazione si svolgerà in Piazza Cordusio, centro degli affari ed evidenzierà la nostra avversione ad un mondo che impedisce il fiorire dei popoli, la serena convivenza e la pace sociale. Quel mondo della finanza usuraia che muore quest’anno nel disprezzo delle genti. Noi, in questa dicotomia e scontro di Civiltà, siamo dalla parte di Cristo e del suo popolo che proprio il Giorno delle Palme lo accolse in festa, e mai dalla parte di chi, per odio, lo volle crocifiggere.

On. Roberto Fiore

Accecato con uno spray esponente di Casapound

Colpito con uno schiaffo ed accecato con uno spray al peperoncino. Vittima dell'aggressione Giulio Quarta, 24 anni, di Lecce, esponente di Casapound, la formazione di destra. L'episodio è avvenuto l'altra sera in via Taranto. Il misterioso aggressore ha incendiato anche lo scooter di Quarta. Ora indaga la digos...Saranno le indagini a stabilire se quanto accaduto l'altra sera sia da mettere in relazione con l'attività di Casapound e del responsabile regionale.
Fonti: "La Gazzetta del Mezzogiorno" - Sabato 4 Aprile 2009

Roberto Fiore: "rivendico originalità delle nostre proposte"

Il Segretario di Forza Nuova, Roberto Fiore, interviene nuovamente a proposito del convegno previsto per domenica 5 aprile a Milano:"ci tengo a sottolineare come il vero tema del convegno, che sarà la crisi economica, è stato completamente ignorato dai mezzi stampa. Parleremo di quelle che sono le nostre,originali,colonne portanti per raggiungere la fine del tunnel della crisi. Chiederemo che gli oltre mille miliardi di euro destinati dall'Unione europea ad istituti bancari vadano a famiglie ed imprese. Gli istituti di credito sono infatti i principali reponsabili del disastro finanziario a cui siamo giunti, e non è certo una buona idea, per usare un eufemismo, finanziare chi ci ha trascinato alla deriva. Poi chiederemo che l'emissione di moneta, dalle banche, torni nelle mani degli stati e che a questa economia fittizia e fondata sulla speculazione finanziaria si sostituisca un'economia che privilegi l'agricoltura ed il manifatturiero, con grande attenzione per la costruzione di nuove case popolari." conclude Fiore:"credo che queste proposte meritino attenzione, ed auspichiamo che la validità del convegno venga riconosciuta prioprio su queste basi. " "Chi continua pretestuosamente a inveire e agitarsi per il convegno e le iniziative da noi promosse per domani a Milano - scrive Fiore in una nota, si faccia una ragione: la democrazia sta dalla nostra parte". "Avrei sperato - aggiunge Fiore - che le istituzioni collaborassero per smorzare i toni, ma forse era chiedere troppo in un Paese che vive di battibecchi e polemiche sterili che in clima pre elettorale puntualmente aumentano. Il confronto richiede maturità politica, che in questo caso solo noi abbiamo pienamente dimostrato. I milanesi, ad oggi, sanno distinguere tra chi sa comportarsi in maniera civile e chi specula sulla democrazia per tornaconto personale. Ora, però, si parli del convegno e del suo tema, la crisi economica".

Forza Nuova contro le strisce blu illegali

Questa mattina Forza Nuova ha distribuito, presso i centri commerciali e per le strade del Comune di Parabita, 1000 volantini che segnalano i casi di illegalità delle strisce blu. Anche a Parabita, infatti, l'amministrazione ha deciso da un pò di anni di finanziare la sua gestione comunale attraverso l'ennesima tassa che va a prendere anche gli ultimi centesimi rimasti nelle tasche degli italiani: dal commerciante al cliente, dal pensionato allo studente universitario, tutti prima o poi si troveranno a dover pagare la sosta del proprio veicolo. Forza Nuova segnala i casi di irregolarità e quelli (rari) di regolarità offrendo un servizio legale gratuito a chi è interessato. L'Italia, lo ricordiamo, è uno dei Paesi più tassati al mondo e, allo stesso tempo, uno dei Paesi con i servizi meno efficaci ed efficienti. Possibile che ai nostri amministratori (e non chiamiamoli politici o statisti) non bastano mai i soldi, guadagnati con sudore e con fatica, degli italiani?
Forza Nuova Parabita
Cuib - "Carlo Falvella"

Volantino strisce blu

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